Vogliamo parlarvi di un dolce che, per essere compreso, ha bisogno di conoscere una storia iniziata tanto tempo fa: quella del cioccolato. Non è possibile raccontarla tutta, ma dobbiamo almeno ricordare che tutto è iniziato in America centrale, con le coltivazioni Maya della pianta del cacao tra la penisola dello Yucatán, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala.
I Maya usavano preparare una bevanda ottenuta mischiando cacao e acqua calda e il suo consumo era esclusivo di sovrani, nobili e guerrieri.
Anche gli Aztechi iniziarono a coltivare il cacao e poi a produrre la cioccolata, che per loro acquisì valore mistico e religioso: veniva offerto come sacrificio insieme all’incenso alla dea della fertilità e talvolta mischiato al sangue degli stessi sacerdoti.
Quando Cristoforo Colombo scoprì le Americhe nel 1492, arrivò anche a scoprire il cacao (nel 1502), che quindi, attorno alla metà del Cinquecento, raggiunse finalmente l’Europa. Gli europei aggiunsero vaniglia e zucchero per correggerne la naturale amarezza e tolsero il pepe e il peperoncino; da questo momento la sua storia si intreccerà con quella della pasticceria europea e darà i risultati che, per fortuna, conosciamo molto bene.
Monsieur Chocolat è la torta e la monoporzione che vuole raccontare, nell’intensità dei suoi sapori di cioccolato, questa storia, sottolineandone l’intensità e forse addirittura la sacralità.
Si tratta di una mousse al cioccolato fondente, insieme ad una mousse al cioccolato al latte, unite da un biscotto morbido al cacao e coperte da una lucida glassa al cacao.