Dal 21 al 25 gennaio si è tenuto a Rimini il XXXIII Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali (SIGEP) durante il quale ha avuto un suo spazio una disciplina tutta nuova nel magico mondo della pasticceria, il cake design. Anche se su Wikipedia non esiste ancora la definizione di cake design, proviamo lo stesso a darvene una definizione: si tratta di creare vere e proprie sculture edibili per dolci da lasciare senza parole.
Ma perché vi parliamo di cake design, dal momento che da Douce siamo ancora della vecchia scuola di pasticceria? Perché durante l’intervista di Michel a Radio 19, di cui in parte vi abbiamo già parlato, è intervenuta Sasha Carnevali di cakemania.it con la quale il nostro maitre-pâtissier si è confrontato.
Tanto per iniziare c’è da dire e sottolineare che la pasticceria tradizionale e il cake design sono due cose ben distinte e che, seppur sempre di “roba dolce” si parla, non vi è competizione tra di loro. Mentre la prima è più che altro rivolta a soddisfare i bisogni golosi della gente, il secondo parte dal motto “anche l’occhio vuole la sua parte” e lo esaspera talmente tanto da far diventare delle semplici torte delle vere e proprie sculture (la torta-cupido che vedete sopra, creazione di Sarachan, cake designer genovese, è un ottimo esempio).
Intendiamoci, non stiamo dicendo che la pasticceria tradizionale è brutta ma buona, né che le torte di design sono belle ma non commestibili. Stiamo semplicemente dicendo che il cake design punta tutto (o quasi) sull’estetica partendo comunque da una base golosa, mentre la pasticceria tradizionale si concentra sul gusto, giocando sulle consistenze e sugli aromi, cercando comunque di presentarsi al meglio anche da un punto di vista estetico.
Il cake design è una pasticceria di decorazione, un’arte plastica. Non sono molte le ricette base utilizzate dai cake designer per le torte di partenza, che però devono necessariamente avere una densità tale da reggere una struttura pesante.
All’interno del magico mondo del cake design c’è anche uno spazio dedicato ai più piccini, i cake pops. Si tratta di palline di torta decorate nelle maniere più fantasiose e creative. La base di partenza è una torta normale che viene sbriciolata e mescolata insieme ad una crema (crema al burro, crema al mascarpone, ecc) fino ad ottenere un composto malleabile che si lascia in frigo a rassodare e che, successivamente, si modella nella forma preferita. Ottenute le forme desiderate, si aggiunge uno stecchino (tipo quello dei lecca-lecca) e si intingono le palline in coperture colorate. Va da sè che il risultato ottenuto, oltre ad essere molto bello e d’impatto (qui potete vederne degli esempi), è anche molto dolce tra torta, crema e copertura, quindi è meglio moderarne il consumo.